L’associazione “Essentia” ha organizzato ad Alberobello un workshop pratico di “Agricoltura Sintropica”, un’antica tecnica riportata alla luce e sperimentata dal ricercatore svizzero Ernst Götsch. Il presidente Gianvito Barnaba ha raccontato com’è andata questa esperienza e com’è nata la passione per le tecniche alternative di agricoltura.
Che riscontro ha avuto il workshop sull’ “Agricoltura Sintropica”?
È stato il primo evento vero che ho organizzato con l’associazione “Essentia” e l’ho voluto fortemente. Mi sono dedicato completamente alle persone che hanno preso parte a questa giornata. A loro è piaciuta molto come esperienza. Ho spiegato loro ciò che dovevano fare, hanno seminato e piantato un albero da frutto e accanto una pianta bassa. Ho spiegato anche la tecnica della pacciamatura che non è molto diffusa, anzi è quasi sconosciuta. Sono rimasti scioccati e folgorati da come è cambiato quel pezzo di terra in poco tempo e con poche piante.
Com’è nata questa passione?
Nel 2016 ho comprato questo terreno per avviare un b&b. Ho cominciato a fare dei lavori e, pian piano, mi sono affezionato al luogo e ho deciso di farla diventare casa mia. Durante la pandemia, mi sono appassionato e ho iniziato a sistemare l’orto e a piantare alberi. Ho fatto un corso di permacultura e ho avuto delle illuminazioni su come gestire al meglio il terreno. Mezzo ettaro non è tantissimo, perciò, ho cercato delle tecniche alternative per piantare frutteto e orto che fossero provvista alimentare per una famiglia. Il mio percorso è iniziato quando ho incontrato dei ragazzi di Bitonto, laureati e convinti sostenitori dell’autoproduzione di cibo, cioè di cibo fatto da sé. Prima di conoscerli non avevo mai preso in considerazione questa idea, poi mi sono appassionato alla terra e ho applicato la tecnica di agricoltura che loro mi hanno insegnato. All’inizio ero scettico nell’utilizzare metodi poco convenzionali, ma poi ho tentato e tra qualche anno vedremo i risultati.
Perché la scelta di sperimentare tecniche alternative di agricoltura?
Questi metodi spiegano la tecnica dell’agro forestazione, l’importanza della biodiversità. La permacultura studia le regole naturali del bosco, dove non c’è nessun tipo di problema, non ci sono malattie e ci sono frutti. Diciamo che è una tecnica abbastanza naturale che, ad esempio, non accetta che ci siano tanti alberi di ulivo senza piantarne di altri tipi.
