Essere Bambini o Bambine vuol dire anche avere dei Diritti.
Il 20 novembre è una data speciale, si celebra la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza. Quest’anno UNICEF Italia ha dedicato idealmente la giornata al Diritto alla Pace e, insieme ad ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha lanciato l’iniziativa “Go Blue”, invitando tutte le amministrazioni comunali ad illuminare di blu un monumento o un edificio della città per ricordare, con un gesto simbolico, che deve essere garantito e attuato per ogni bambino, bambina e adolescente ogni diritto.
Un momento per riflettere e porre l’attenzione sulle tematiche legate ai diritti dei bambini/e e dei ragazzi/e, in un periodo in cui il mondo sta vivendo guerre che hanno come protagonisti e spesso vittime proprio i più piccoli. Una data importante che ricorda l’anniversario dall’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite, il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo.
I diritti per me sono le “cose giuste” che ci aiutano a vivere con serenità, sempre da proteggere e garantire. – Commenta la Sindaca del Ragazzi e delle Ragazze del Comune di Alberobello, Nicole Mongelli – Spesso mi rendo conto che noi ragazzi non ne abbiamo una giusta consapevolezza. Diamo per scontato tutto perché fortunatamente viviamo in un benessere innato, normale per noi fin da quando siamo nati. La scuola, la famiglia, gli amici e la spensieratezza ci lasciano lontani da tante problematiche che dobbiamo, fin da ora e nel nostro piccolo, conoscere e affrontare quanto meno con il dialogo. La scuola e i grandi per sensibilizzarci devono informarci di più e solo così avremo modo di crescere e di capire quello che è bene e quello che è male, quello per cui lottare, quello per cui credere, apprezzare e ringraziare. Bisogna attivamente prendere posizioni giuste, educare a fare gruppo, a fare volontariato, ad esserci l’uno per gli altri.
Eletta lo scorso anno, Nicole sta vivendo con maturità e consapevolezza l’esperienza del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, dando la giusta importanza a quelli che sono i suoi diritti e anche i suoi doveri: Ho vissuto un anno di emozioni intense, gioie ma anche tanti timori di non essere all’altezza. È stato tutto nuovo, sono stata e sono ancora felice di rappresentare questo ruolo che non reputo affatto impegnativo.
E.M.