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Inaugurata la targa in memoria di Orazio Cammisa, l’ufficio della Polizia Locale porta il suo nome

Da oggi l’ufficio della Polizia Locale di Alberobello porterà il nome di Orazio Cammisa, noto a tutti come “D’Artagnan” per il suo essere sempre generoso con gli umili, ma intransigente e severo con i furbi e i balordi.

Era il 13 giugno del 1974 quando Orazio Cammisa, allora trentacinquenne, entrò in un bar del centro di Alberobello per ripararsi da un momentaneo piovasco. Fu proprio lì che avvenne la tragedia: Carmelo, un uomo ubriaco che il poliziotto aveva redarguito più volte sia per l’abuso di alcol che per altre questioni, lo colpì mortalmente con una coltellata al cuore. Nonostante l’immediato intervento del medico, Orazio perse la vita lasciando la giovanissima moglie, un figlio piccolo e una città in lutto. In tempi brevissimi il consiglio comunale gli attribuì l’encomio solenne. La famiglia, con un gesto di estrema generosità, perdonerà il suo assassino.

L’evento di questa mattina ha visto la partecipazione della famiglia, delle autorità locali, dei colleghi della polizia, di amici e cittadini che hanno voluto rendere omaggio alla memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della comunità.

Durante la cerimonia, il sindaco Francesco De Carlo ha preso la parola: Ho conosciuto Orazio Cammisa dal racconto dei miei genitori. È stata una persona equilibrata e giusta con un grande senso di giustizia e un forte senso del dovere. Dobbiamo ricordare il valore di quest’uomo, le sue qualità migliori e non solo la tragedia.

La targa, collocata all’ingresso del comando della Polizia Locale, recita parole di profondo rispetto e riconoscenza per Orazio Cammisa, ricordando il suo coraggio e il suo impegno.

 

E.M.

 

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