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Giuseppe De Carlo: quando la passione per la bici diventa lavoro

Giuseppe De Carlo ha trasformato la sua passione per la bicicletta in un lavoro. Tutto è iniziato nel 2021, quando ha la fortuna di collaborare con la squadra professionistica Alè Cipollini al campionato nazionale donne Elite. Poco dopo il team manager della squadra, Stefano Giuliani, gli offre l’opportunità di entrare nel team OMZ come meccanico. Questo segna l’inizio di una collaborazione che ha portato De Carlo in giro sia in Italia che all’estero. A vivilia.online racconta la sua esperienza.

Quando nasce la tua passione per la bicicletta?

La mia passione per le bici ha inizio sin da quando ero piccolo. Ho fatto le prime gare da giovanissimo e ho proseguito per diversi anni. Dopo ho dovuto lasciare sia per gli impegni scolastici ma anche perché ho voluto fare nuove esperienze sportive.

Come inizia la collaborazione con il team OMZ?

La collaborazione con la squadra di professionisti è iniziata con il campionato nazionale donne Elite nel 2021 con la squadra Alè Cipollini. Dopo appena un mese vengo sono stato contattato dal direttore Stefano Giuliani per iniziare con loro una collaborazione che a tutt’oggi mi vede impegnato.

Hai seguito i corridori come meccanico del team OMZ al Giro d’Abruzzo. Com’è stata questa esperienza?

Sì, ho seguito l’attuale squadra Vini Monzon – Savini Due – OMZ Team. In ogni manifestazione c’è sempre qualcosa di nuovo: gli atleti, i mezzi, i percorsi e paesaggi. Sono sempre esperienze intense e appaganti anche se il lavoro e la concentrazione devono essere sempre al massimo.

Cosa significa partecipare ad una gara professionistica? Quali responsabilità ci sono?

Partecipare ad una gara professionistica significa mettere il massimo dell’impegno e della passione affinché i mezzi siano al 100%. Ogni atleta ha le proprie caratteristiche e io devo essere sempre pronto a rispondere a questo. Tutte le biciclette, sia quelle da gare che quelle di scorta, vengono lavate, lubrificate e controllate in modo scrupoloso tutti i giorni.

Cosa si prova a incontrare e lavorare per ciclisti professionisti?

Lavorare per i ciclisti professionisti è un bagagliaio di esperienza che non ha eguali. Ho la responsabilità affinché in una gara il ciclista non abbia nessun problema al mezzo per proseguire la gara soprattutto quando si parla di Tour. Oggi le biciclette sono sempre più evolute in ogni parte e, molte volte, avere un mezzo altamente performante incide sul risultato finale.

Sei un appassionato di ciclismo. Com’è trasformare la passione in lavoro?

Come si dice, fai della tua passione il tuo lavoro ed io ho applicato questa teoria. Mi piace essere preciso in quello che faccio e soprattutto consigliare interpretare al meglio le esigenze del cliente.

Quali sono i prossimi impegni?

I prossimi impegni sono tanti. Si riparte dal giro di Grecia a seguire il tour del Giappone, Marocco, Ungheria e dopo ci sono diverse classifiche Italiane.

E.M.

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