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L’assessora Tripaldi chiarisce la questione dell’immobile di via Barsento

Il vicesindaco Ornella Tripaldi, assessora del Comune di Alberobello con delega in materia di Affari Generali, Personale, LL.PP., Infrastrutture, Contenzioso, Sicurezza, Pari Opportunità e Rapporti con le Istituzioni, nell’intervista rilasciata all’emittente televisiva locale ha chiarito la questione dell’immobile, comunemente chiamato mercato, situato in via Barsento

 Il provvedimento del Tribunale di Bari ha due risvolti: uno di natura giudiziaria e l’altro di natura politica.spiega TripaldiPer quanto riguarda il primo non abbiamo fatto miracoli, ma l’ordinario. Abbiamo preso atto di quella che era una cosa abbastanza ovvia e abbiamo agito nell’interesse del Comune. Il 15 luglio abbiamo ricevuto il provvedimento emesso dal Tribunale di Bari, a seguito di un ricorso ai sensi dell’art. 702 bis che abbiamo richiesto nella primavera di quest’anno. A ottobre, il Consiglio Comunale ha deliberato di fare una transazione con la curatela fallimentare della società con cui avevamo fatto il project financing dell’immobile di via Barsento. A seguito di quella transazione il comune è rientrato nella piena disponibilità dell’immobile, abbiamo ottenuto un finanziamento e avviato i lavori di recupero e riqualificazione, iniziati nel febbraio 2023. Rimaneva un’ipoteca sull’immobile che la Banca di Credito Cooperativo di Alberobello, Sammichele di Bari e Monopoli aveva iscritto a garanzia del finanziamento che aveva dato all’impresa che aveva iniziato la costruzione di quell’immobile. Quando ci siamo insediati è stato il primo fascicolo dell’ufficio contenzioso che ho richiesto. Io ero stata in Consiglio Comunale tra il 2007 e il 2011 e ben ricordavo quel contenzioso e l’inizio di quella problematica. Perciò, memore anche di quello che avevo appreso nella mia prima consigliatura, ero sicura che quell’ipoteca era stata illegittimamente iscritta. A seguito di ricorso che il comune di Alberobello ha proposto, il Tribunale di Bari ha proprio dichiarato l’illiceità dell’iscrizione ipotecaria. Vuol dire che, a seguito di quel provvedimento, ci viene restituito l’immobile libero da vincoli e da trascrizione e iscrizioni pregiudizievoli. Ciò vuol dire che quell’immobile è nella piena disponibilità e libero da ogni vincolo e possiamo serenamente continuare i lavori di riqualificazione nell’interesse nella comunità di Alberobello.

Dal dato giudiziario deriva un dato politico importante. Emerge che quell’ipoteca fosse illegittimamente iscritta – continua il vicesindaco – ed emerge che, da quasi undici anni, la curatela fallimentare non era intenzionata a trattenere il bene per sé. Tant’è vero che, già dieci anni fa, era stata fatta una proposta transattiva all’amministrazione comunale di allora che prevedeva di fatto la restituzione del bene. Per dieci anni, l’amministrazione precedente non ha agito perché non era interesse politico di quell’amministrazione agire per recuperare e continuare i lavori su quell’immobile e riqualificare quell’area del paese. Per noi quello era un obiettivo che abbiamo già dichiarato durante la campagna elettorale. Quell’immobile è in un luogo strategico per il comune di Alberobello. Nasce a completamento di un progetto in una zona che, tra gli anni ‘80 e ‘90, ha visto uno sviluppo urbanistico. In quegli anni sono state costruite le case per le giovani famiglie alberobellesi, è diventata un’area fortemente popolata, sono state costruite le scuole ma mancavano i servizi. Quell’immobile, in realtà, avrebbe dovuto essere destinato ai servizi per rivitalizzare il quartiere: esercizi commerciali, uffici e ristoranti. Si parla di un’urbanistica diversa, di lavori pubblici che sono compiuti in maniera tale da consentire un volto diverso alle città, si parla di quartieri in cui il residente trova tutto. Quel quartiere con quell’immobile terminato e riqualificato potrebbe rispondere proprio a quella nuova visione urbanistica che noi abbiamo. L’immobilismo degli ultimi dieci anni – prosegue l’assessora con una stoccata all’amministrazione Longo – è sicuramente un dato di natura politica. La precedente amministrazione ha voluto lasciare quell’immobile come un rudere probabilmente perché incarnava l’idea dell’amministrazione precedente, di un progetto di Alberobello totalmente proiettata verso il futuro. Dieci anni in cui non è successo nulla volutamente. Noi non abbiamo fatto nulla di straordinario, io ho messo a disposizione del comune come tutti noi assessori e il sindaco le nostre competenze professionali. Nella precedente giunta c’erano persone qualificate che avevano la mia stessa estrazione professionale. Questo vuol dire che noi abbiamo fatto quello che era giusto e doveroso fare. Il dato politico è che quella parte di Alberobello cresce, quella parte di Alberobello viene riqualificata perché abbia una prospettiva sociale culturale economica diversa e maggiore rispetto a quella che ha avuto fino a questo momento.

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